c.i. PROGETTAZIONE MOLECOLARE E CHIMICA INORGANICA SUPRAMOLECOLAREModulo PROGETTAZIONE MOLECOLARE
Anno accademico 2025/2026 - Docente: COSIMO GIANLUCA FORTUNARisultati di apprendimento attesi
Il corso intende introdurre i fondamenti della Chimica Supramolecolare, con attenzione agli aspetti inorganici, attraverso lo studio delle forze e delle interazioni non covalenti, dei fenomeni di auto-assemblaggio e del ruolo degli ioni metallici nella formazione di strutture funzionali. Saranno discussi esempi tratti da sistemi presenti in biologia e in natura, per comprendere come i principi supramolecolari regolino la creazione di architetture complesse. Saranno illustrate le logiche della progettazione supramolecolare e come tradurre i principi teorici in sintesi di specie con proprietà chimico-fisiche mirate.
In accordo con i Descrittori di Dublino, il corso contribuisce a sviluppare:
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Conoscenza e comprensione: principi gerarchici, equilibrio termodinamico e cinetico, ruolo delle conformazioni nel modulare le proprietà dei polimeri.
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Capacità applicative: utilizzo delle conoscenze acquisite tramite esempi tratti da testi e letteratura scientifica.
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Autonomia di giudizio: valutazione critica dei processi logico-deduttivi impiegati nella progettazione supramolecolare.
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Abilità comunicative: esposizione chiara e rigorosa di concetti scientifici e percorsi logici.
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Capacità di apprendimento: sviluppate attraverso discussioni in aula e verificate mediante esame orale.
Modalità di svolgimento dell'insegnamento
Prerequisiti richiesti
Frequenza lezioni
Contenuti del corso
La Chimica Inorganica Supramolecolare: definizione e cenni storici; ambiti di studio, con particolare attenzione alle differenze e connessioni tra chimica molecolare e chimica supramolecolare.
Principi alla base della Chimica Supramolecolare: interazioni elettrostatiche, di Van der Waals, di dispersione, di stacking, legami a idrogeno, effetto idrofobo; effetti del solvente. Effetti chelato, macrociclico, criptato; cooperatività. Concetto di preorganizzazione molecolare. Aspetti termodinamici e cinetici.
Riconoscimento molecolare e autoassemblaggio: sistemi molecolari auto-assemblanti; architetture molecolari e relazioni struttura-proprietà. recettori per cationi (calixareni, siderofori); serie Hofmeister; recettori per anioni; principi di design molecolare.
Nanosistemi supramolecolari: i principali nanosistemi e strategie di costruzione.
Principali applicazioni: catalisi; applicazioni biomediche, sensing e dispositivi sensoriali, macchine molecolari, naturali e artificiali.
Testi di riferimento
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
L’esame orale sarà articolato in due parti:
1) Presentazione individuale
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Ogni studente preparerà una presentazione PowerPoint su un argomento di chimica inorganica supramolecolare concordato con il docente.
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Contenuti: caratteristiche chimico-fisiche, meccanismi di autoassemblaggio, interazioni non covalenti, applicazioni.
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Valutazione: capacità di analizzare criticamente la letteratura, conoscenza dei meccanismi, discussione dei dati e applicazione delle conoscenze a nuovi argomenti.
2) Discussione teorica
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Domande del docente basate sul programma del corso.
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Obiettivo: verificare la comprensione dei concetti fondamentali, delle interazioni non covalenti, dell’autoassemblaggio e della chimica dei metalli nei sistemi supramolecolari.
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
Effetti chelato; macrociclico e criptato; Cooperatività; tecniche per lo studio di sistemi supramolecolari; Hofmeister series; Recettori per il binding di cationi; Recettori per il binding di aninoni; Spiegare il concetto di autoassemblaggio in Chimica Supramolecolare e descrivere come le interazioni non covalenti guidano la formazione di strutture ordinate; Fornire un esempio di sistema naturale o inorganico in cui l’autoassemblaggio gioca un ruolo fondamentale.